Due

Gli antichi Pitagorici, fondatori nell'Italia meridionale della prima scuola matematica dell'Occidente (VI sec. a.C.), ritenevano che tutti i numeri pari, a cominciare dal Due, fossero da considerarsi femminili, mentre i dispari erano maschili. Infatti, se si divide in due parti un numero dispari avanza 1, come nel corpo del maschio, mentre se si divide in due parti un numero pari non avanza nulla, come nel corpo della femmina.

Due

Come all'Uno era associato il Sole per la sua unicità, così al Due è associata la Luna per la sua duplicità. Infatti, mentre il Sole resta sempre uguale, la Luna cambia di forma, esibendo oltretutto le due corna che le sono caratteristiche. Inoltre, mentre il Sole è la prima fonte di luce, la Luna è la seconda: sia perché è più tenue, sia perché è fisicamente un suo riflesso. Infine, la Luna ha due facce, una visibile e una nascosta, mentre del Sole la faccia è una, oppure nessuna.

Due

La Luna è collegata al "femmineo" in tutte le tradizioni culturali, perché il ciclo delle sue fasi ha la stessa durata del ciclo mestruale femminile (28 giorni).

Tra gli elementi naturali, come il Sole richiama il Fuoco, la cui virtù è di ascendere separando, la Luna richiama l'Acqua, la cui virtù è di scendere unificando. L'Acqua infatti corre sempre verso il basso, ed occupa il livello più basso: il "livello del mare"; la Luna ne sposta le maree con la sua gravitazione. Anche l'Acqua esibisce chiaramente il proprio nesso con il numero Due: come la Luna, infatti, non brilla di luce propria, bensì è in grado di riflettere la luce del Fuoco; sulla sua superficie, anzi, tutte le cose vengono duplicate.

Due

L'Acqua ha spesso un movimento ondulatorio, che si compone di due momenti: l'onda e la risacca (il bagna-asciuga, etc.). Tra gli elementi naturali, è la sola ad esibire con chiarezza questa forma del moto, che ricorre in ogni tipo di propagazione energetica: per esempio nei suoni. Non solo l'acqua fa delle onde molto simili a quelle sonore, ma i corsi d'acqua amano a loro volta disegnare sul terreno delle curve sinuose, che emettono piacevoli sonorità: in un contesto naturale, in genere, la sola fonte sonora che non sia un essere vivente è l'acqua.

Perché possa esserci un suono, si devono alternare come minimo due stati: una cresta e una valle d'onda. Il suono più elementare è il tono del telefono, la cui struttura è una sinusoide pura, rappresentata dalla formula: y = sin x.

y = sin(x)

La sinusoide è generata dal procedere di una linea (1) che si compone con il tornare di un cerchio (0). Qui il Due si presenta come il ritorno dello Zero dall'Uno, o come la loro combinazione nel tempo. Questa combinazione si scorge anche nella forma grafica del Due, costituita da una curva e da una linea: 2. Se invece lo si scrive in modo corsivo, allora ci si avvicina proprio alla forma sinusoidale: .